Semplifichiamo i processi produttivi per esaltare il potenziale di ogni materiale.

Wood-Skin

Il design dinamico si fa intelligente.

Nel pieno della fabbricazione digitale, alla scoperta di nuove geometrie, nel rispetto dell’ambiente. Per Giulio Masotti, co-fondatore di Wood-Skin, sarà sempre più la tecnologia a dettare il design del futuro.

Cliente: Wood-Skin
Città: Milano
Nazione: Italia
Sito web: www.wood-skin.com/

Lo chiamano materiale digitale, arguta sintesi di un abbinamento che si concretizza così: due strati di legno accoppiati e uno strato centrale di tessile. Il risultato, innovativo quanto rivoluzionario, dà letteralmente forma a capolavori di creatività e dinamismo, assicurato dalle infinite combinazioni di forme ed architetture dal tocco artigianale ma dal sapore metropolitano. L’intuizione di Giulio Masotti, CEO e co-fondatore di Wood-Skin, una startup rampante che nel 2013 fonda insieme ai suoi tre soci Stefano Baruffaldi, Susanna Todeschini e Gianluca Lo Presti, si rivela un successo, siglando quello che diventerà un processo industriale brevettato per rispondere ad un’esigenza specifica, «quella di realizzare forme complesse in maniera semplice ed economica per l’ambiente costruito e il design» come spiega il team milanese. Necessità e sperimentazione si fondono, coniando nuove parole che suonano come mantra: “smart materials” e “smart machines”. Un’unione intelligente, dal sapore di prodigioso sodalizio, che Giulio Masotti racconta, destreggiandosi tra nuove sfide e inedite tendenze, lui che il futuro lo aveva già reso polisensoriale.

Innovazione, tecnologia, creatività: una forte identità e una vocazione comune con Biesse, con la quale Wood-Skin ha condiviso l’esperienza a Ventura-Lambrate durante il Salone del Mobile. «Volevamo esplorare assieme potenzialità future di produzione con l’ausilio di Smart Materials come Wood-Skin e dalla condivisa passione per l’innovazione. Abbiamo esordito insieme, presentando in collaborazione con il MIT di Boston un progetto sperimentale ma estremamente concreto allo stesso tempo: il Programmable Table. Esso rappresenta la visione di un futuro recente dove i mobili saranno in grado di assemblarsi da soli una volta fuori dalla macchina che li produce. Non solo un prototipo, ma un risultato concreto che darà presto vita ad una linea di prodotti».

Wood-Skin: Foto 1

Uno scenario che sembra futurista, ma che in realtà è estremamente concreto, se a supportarlo vi è un expertise capace di dare forma alle idee in modo semplice. Come il centro di lavoro Excel di Biesse. «Ci permette di mettere in atto il nostro processo brevettato poiché estremamente preciso, versatile ed efficiente attraverso lavorazioni complesse per un numero illimitato di volte. Questo, se unito ad un materiale di nuova generazione come Wood-Skin, può dar vita a risultati diversi, non convenzionali. Le macchine Biesse ci permettono di modificare lo stato della materia stessa: portiamo il legno ed altri materiali dallo stato solido a quello digitale, dove la materia diventa intelligente ed è pronta a prendere altre forme una volta fuori dalla macchina».

Sono passati 6 anni dal “lontano” 2013, anno dell'esordio sul mercato con un prodotto nuovo che non esisteva. Dove è arrivato Wood-Skin oggi? «Oggi Wood-Skin è una società proprietaria di un brevetto internazionale che spedisce in tutto il mondo attraverso una rete sempre più fitta di agenti e distributori. Progetto dopo progetto ci siamo strutturati per poter offrire un prodotto ed un servizio sempre più completi ai nostri clienti, architetti e general contractor che esplorano nuove soluzioni, forme e tecnologie. Wood-Skin oggi conta 20 persone, architetti ingegneri e computational designers esperti nel consigliare ed elaborare le nostre soluzioni per superfici 3D all’interno di progetti molto diversi tra loro. Il nostro ambito è ancora per la maggior parte l’interior design ma stiamo muovendo importanti passi all’esterno, dove grandi ed importanti progetti ci aspettano. Aspettavamo che architetti e designer scoprissero per noi come portare il potenziale di quel tessuto fatto di materiali rigidi sul mercato e così è stato, per fortuna. A distanza di sei anni possiamo dire di aver completato dozzine di progetti in tutto il mondo e di vedere Wood-Skin consacrato come tecnologia leader nella creazione di superfici 3D complesse grazie ad un progetto per noi molto importante ed iconico: ad agosto infatti sarà completato il rifacimento della XIV sala dell’ONU di Ginevra ad opera dello studio d’architettura Peja Associati. Wood-Skin è stato scelto per creare il contro soffitto free-form più grande del mondo!».

Modellazione parametrica, design generativo e Intelligenza artificiale spalancano le porte ad un mondo di forme e ottimizzazioni della stessa impensabili fino a pochi anni fa.
Giulio Masotti Co-fondatore
Giulio Masotti
Wood-Skin: Foto 2
L'installazione di Wood-Skin all'interno del bLab, l'area dedicata a clienti e software nello stand Biesse alla fiera Ligna 2015.
Wood-Skin: Foto 3
Wood-Skin ha personalizzato il Biesse Pesaro Campus, rivestendo il bancone del bar e realizzando sedute e rivestimenti all'interno dello showroom.
Wood-Skin: Foto 4
Interno dello store Iuter a Milano.
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